Solidarietà e sostegno ai business locali, i grandi vincitori della fase di uscita dalla crisi
Sondaggio di Ipsos in partnership con PayPal sui cambiamenti nei modelli di consumo dovuti al Covid-19
Milano, 23 giugno 2020 - Di fronte a una situazione senza precedenti, si è rivelato necessario trasformare la nostra quotidianità inventando nuovi stili di vita e ritrovando uno spirito d'altruismo comunitario. Abbiamo dovuto ridimensionare le nostre prospettive sulla vita che conducevamo. Un sondaggio europeo condotto da PayPal e Ipsos durante la crisi evidenzia un importante cambiamento nelle abitudini di consumo degli italiani, in particolare per quanto riguarda la solidarietà e la dimensione locale.
Sostegno ai piccoli commercianti e ai negozi di prossimità
Mentre la fedeltà ai grandi marchi è rimasta all'ordine del giorno durante il lockdown, i grandi vincitori sono state le piccole e medie imprese. Gli italiani riconoscono l'importanza di sostenere gli esercizi commerciali nei pressi delle proprie case. Infatti, il 43% dei consumatori dichiara di aver acquistato più frequentemente del solito dai piccoli rivenditori durante il lockdown, rispetto al 36% che ha invece comprato nei grandi magazzini. Ma la vera rivoluzione riguarda l’online, stando a quanto rilevato dalla ricerca il 60% degli italiani ha effettuato acquisti online durante il lockdown.
I cittadini anziani sono i più favorevoli riguardo al sostenere i commercianti locali:
- L'78% degli over 65 ritiene che sostenere l'economia locale sia essenziale per uscire dalla crisi.
- Il 56% di loro dichiara di sentire la responsabilità di sostenere i negozianti del proprio quartiere.
Dalla fine del lockdown, il desiderio di sostenere l'economia locale e di mantenere in vita i negozi di prossimità sembra ormai consolidato in Italia, dato che il 66% degli italiani intende acquistare con la stessa frequenza prodotti locali e regionali.
Il lockdown ha stimolato commercianti e consumatori a privilegiare i pagamenti contactless per rispettare le norme di distanziamento sociale. Mentre la gran parte degli italiani (69%) ha utilizzato una carta bancaria per pagare i propri acquisti durante il lockdown, non meno del 70% preferisce utilizzarla per i pagamenti online. Il 57% dei millennial preferisce i servizi di pagamento online rispetto al 53% degli ultra-cinquantacinquenni.
- Il 63% è disposto a provare nuovi metodi di pagamento nei propri negozi preferiti.
- Il 60% degli intervistati vorrebbe utilizzare i pagamenti senza contatto per evitare di dover digitare il proprio codice.
L'uso del contante è ancora oggetto di dibattito: mentre il 63% degli italiani è pronto a riutilizzare il contante nei negozi una volta che l'emergenza si sarà placata - il 40% è ancora preoccupato riguardo al dovervi ricorrere.
Un boom della solidarietà: le donazioni online sono aumentate durante la crisi e rimangono cospicue
La solidarietà e i pagamenti elettronici escono vittoriosi dalla crisi. Durante il periodo di lockdown si è registrata una forte crescita degli impulsi di solidarietà. Gli italiani desiderano effettivamente contribuire alla ripresa economica e, a questo proposito, i pagamenti elettronici sono la soluzione prediletta:
- Il 75% dei consumatori dichiara di preferire questo metodo di pagamento per inviare denaro ai propri parenti durante il lockdown.
- Il 75% degli intervistati è oggi favorevole alle donazioni online, il che rappresenta un aumento del 18% rispetto a prima della crisi.
PayPal
PayPal è in prima linea nella rivoluzione dei pagamenti digitali da più di 20 anni. Facendo leva sulla tecnologia per rendere i servizi finanziari e il commercio più convenienti, accessibili e sicuri, la piattaforma PayPal dà la possibilità a più di 300 milioni di consumatori e commercianti in più di 200 mercati di aderire e prosperare nell'economia globale. Per maggiori informazioni, visita il sito paypal.com o la newsroom di PayPal Italia.
[1] PayPal, in collaborazione con Ipsos, ha effettuato un'indagine di mercato su un campione di 26.000 persone per studiare l'evoluzione dei pagamenti online in tre periodi: prima del Covid-19, durante e dopo il lockdown. Studio condotto dall'8 al 29 maggio 2020 in 13 paesi del mondo (dal 14 al 20 maggio 2020 in Italia).